Cap de Barbaria_il Faro

FORMENTERA: NON ANDARE VIA SENZA AVER VISTO CAP DE BARBARIA

Mamma era già stata a Formentera in passato e ce lo ha detto fin dall’inizio: “Non possiamo andare via da Formentera senza aver visto Cap de Barbaria!”.

Ho dovuto camminare 1,5 km all’andata e altrettanti al ritorno per raggiungere questo luogo magico e il suo affascinante faro.

Vuoi sapere se ne è valsa la pena? Assolutamente sì!!! 

Tra mille risate, un paesaggio quasi surreale e un’atmosfera magica la passeggiata è passata più veloce di quanto pensassi!

 

CAP DE BARBARIA: COME SI RAGGIUNGE

Faccio una piccola premessa, per spiegarti perché abbiamo dovuto camminare tanto per raggiungere il faro di Cap de Barbaria.

In generale raggiungere Cap de Barbaria è molto semplice.

Se come noi hai preso una macchina a noleggio per girare in lungo e in largo Formentera, una volta a Sant Francesc Xavier basta seguire le indicazioni per Cap de Barbaria e proseguire sempre sempre sempre dritto… 

Insomma impossibile sbagliare!

Ma, se durante tutto l’arco dell’anno potrai arrivare direttamente al faro, nel periodo estivo qualcosa cambia. 

Da qualche anno a questa parte, infatti, da metà maggio a metà ottobre circa,  bisogna lasciare qualsiasi tipo di veicolo a motore in un parcheggio gratuito a circa 1,5 km dal faro e proseguire a piedi.

Una misura che è stata presa per preservare l’ambiente ed evitare assembramenti di ogni tipo.

E considerando la lunghezza della passeggiata, il caldo sole estivo e che lungo la strada c’è praticamente il nulla, se vuoi fare questa ‘escursione’, soprattutto con bambini a seguito, devi organizzarti bene.

Il primissimo consiglio è di andare a Cap de Barbaria nel tardo pomeriggio, il sole sarà meno forte, il vento renderà la temperatura ancora più piacevole e potrai goderti un tramonto mozzafiato.

E poi non dimenticare acqua e cibo… non ci sono bar o chiringuito, solo la natura selvaggia e il faro.

 

LA NOSTRA AVVENTURA E COSA NON PERDERE

Dunque, ero pronto psicologicamente.

Sapevo che mi sarebbe toccata una lunga passeggiata e sono sincero quando mamma e papà mi hanno proposto questa escursione non è che sprizzassi gioia da tutti i pori.

Detto questo, so anche che i miei genitori se le inventano tutte per farmi divertire e passare il tempo, quindi…

Abbiamo preso la nostra ‘pandina’ a noleggio e ci siamo diretti verso Cap de Barbaria.

Abbiamo lasciato l’auto nel parcheggio gratuito in prossimità della sbarra e ci siamo avviati a piedi, destinazione faro!

Era tardo pomeriggio, ma il sole era ancora parecchio caldo e io già iniziavo a brontolare.

Dopo pochi passi papà ha avuto un’idea a mio avviso tanto divertente quanto geniale!

È tornato verso la macchina e ha tirato fuori l’ombrellone da spiaggia…

Quindi al motto “abbiamo l’ombrellone, usiamolo!” ci siamo incamminati… tutti e 3 ben riparati dal sole!!!

Cap de Barbaria_Noi

Un po’ meno riparati dal vento, che ha anche cercato di portarci via l’ombrellone in diverse occasioni… ma abbiamo resistito come dei veri Eroi e anche l’ombrellone è tornato a casa sano e salvo! 

Ammetto che la scena possa sembrare divertente – e ci siamo fatti un sacco di risate anche noi e le persone che abbiamo incontrato – ma ti assicuro che la soluzione è stata parecchio efficace!

Ridendo e scherzando, la strada scorreva sotto i nostri piedi e abbiamo iniziato a scorgere il faro… si avvicinava sempre di più! Che emozione!

Intorno a noi la vegetazione era scarsissima e, se non fosse stato per le persone che abbiamo incontrato – e che hanno ammesso che l’idea dell’ombrellone era geniale – ci sarebbe stato un silenzio davvero surreale.

Ovviamente io non ho perso l’occasione di interrompere un po’ questo silenzio.

Insomma ridendo, scherzando, chiacchierando e cantando siamo arrivati al faro di Cap de Barbaria!

Incredibilmente in quel momento non c’era nessun altro.

Eravamo da soli: noi, il faro e il silenzio.

Abbiamo scattato le nostre solite 1000 foto con ogni angolazione e smorfia possibile e poi siamo andati alla scoperta delle altre chicche che nasconde questo promontorio.

Mia mamma le trova davvero tutte!

La prima chicca è un luogo davvero incredibile.

Si tratta di un buco nel terreno alla destra del faro che porta a una vera e propria grotta: Cova Foradada.

Cova Foradada

Grazie a una scala fissata alla roccia, ci siamo calati all’interno del buco.

E dopo aver percorso pochi metri verso uno spiraglio di luce…

Beh ci siamo ritrovati su una sorta di balcone naturale a strapiombo sul mare!

Una sensazione incredibile!

E qui ci si può godere un tramonto indimenticabile

La seconda chicca da non perdere è la Torre des Garroveret.

Torre di Es Garroveret

Si tratta di una delle 4 torri difensive (5 se si conta anche Torre de sa Guardiola situata sull’isolotto di s’Espalmador) presenti lungo le coste di Formentera che furono costruite nel XVIII secolo a protezione dell’isola dalle incursioni dei pirati.

Questa torre si trova a 65 metri sul livello del mare e svetta imponente tra la brulla vegetazione.

E con tutte queste immagini catturate dai nostri occhi ci siamo incamminati sulla via del ritorno.

Ridendo, scherzando, chiacchierando, cantando…  e inventando storie di pirati e grotte segrete abbiamo raggiunto la nostra auto.

Ma non era finita! Mamma aveva in serbo un’altra chicca!

Sapevi che questo promontorio è anche un vero e proprio sito preistorico?

Durante l’età del bronzo (dal 1600 al 1000 a.C. circa) era infatti molto popolato e oggi, a pochi passi dal parcheggio, si possono ammirare 3 siti risalenti proprio a quel periodo che ci raccontano, con i loro resti, costruzioni di quell’epoca: Cap de Barbaria I, II, III.

Cap de Barbaria I

Caspita un promontorio che sembra così brullo e che, invece, ha così tanto da offrire!

Aveva proprio ragione mamma: da Formentera non puoi andare via, senza aver visto Cap de Barbaria!

 

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