Una Natura fortemente presente: quasi 7500 km di coste e poi spiagge sconfinate, dune sabbiose e prati di un colore verde intenso intervallati da fitti boschi. La Danimarca è un museo che espone le opere che la Natura ha compiuto e siamo rimasti spesso senza fiato ammirandole.
Abbiamo incontrato spiagge ampie, poco caotiche, ordinate e pulite.
SÆDDING STRAND è una di queste. Una bella spiaggia di sabbia affacciata sul Mare del Nord, sulla quale vigilano i giganti dell’imperdibile e monumentale opera ‘Mennesket Ved Havet’.

Sabbia bianca che si perde nelle fredde acque del Mare del Nord, tanti piccoli bagni bianchi e ordinati: questa è, invece, LØKKEN STRAND. Qui abbiamo passato momenti indimenticabili, nonostante la pioggerellina intermittente. Eravamo noi e pochissime altre persone e abbiamo corso, saltato, giocato sulla sabbia e pucciato i piedi nell’acqua…un po’ freddina…



Si passa dalla sabbia bianca a quella dorata di un paesaggio surreale, quello che fà da cornice a un faro davvero suggestivo, il RUBJERG KNUDE FYR.
Noi lo abbiamo visto nella sua posizione originaria, dove fu costruito 120 anni fa, quando si trovava a 200 m dalla costa. Alla fine del 2019, il faro è stato spostato verso l’entroterra per salvarlo dall’erosione del Mare del Nord che aveva ridotto quella distanza a soli 6 m, rischiando di inghiottirlo.
Pochi chilometri e lo scenario cambia ancora. LØNSTRUP CLIFFS un’imponente scogliera di 15 km fatta di sabbia e argilla, depositatasi durante l’ultima era glaciale, più di 10.000 anni fa. Una meraviglia per gli occhi!
E poi siamo arrivati su, nel punto più settentrionale della Danimarca.
Ci siamo tolti le scarpe, abbiamo affondato i piedi nella fine sabbia bianca, liberato il nostro aquilone e via, ci siamo messi in cammino per arrivare là, dove si compie una vera magia.
Ci fà compagnia per un attimo anche una simpatica foca, che tira fuori il musetto dall’acqua, forse un po’ intimidita dal via vai di persone.
Siamo a GRENEN dove avviene un fenomeno unico, dove la Natura ha dato il meglio di sé. Qui il Kattegat – Mare del Nord – e lo Skagarrak – il Mar Baltico – si incontrano, ma non si mescolano, in un incontro-scontro davvero suggestivo.
Se il mare è assoluto protagonista, anche i ponti hanno un ruolo chiave in Danimarca.
E noi siamo passati dal camminare su un grande e curioso ponte circolare, DEN UENDELIGE BRO, adagiato sull’acqua tanto da sembrare diventarne parte, al transitare con la nostra auto a 65 m sopra il livello del mare sul ponte più lungo d’Europa, il STOREBÆLTSBROEN, ponte sul Grande Belt.
La Natura è protagonista non solo del paesaggio, ma anche delle opere d’arte!
Sparsi per il Paese, ci sono dei giganti creati dall’artista danese Thomas Dambo con materiale riciclato, soprattutto legno. Noi abbiamo avuto la fortuna di fare la conoscenza di TROELS THE TROLL e i suoi amici!



Il nostro viaggio è stato caratterizzato dal blu del mare, ma anche dalle sfumature di verde dei prati immensi che lasciavano poi spazio a fitti boschi.
Fino ad arrivare alla capitale, Copenaghen che è una delle città più verdi al mondo.
In città si trovano diversi parchi, come il KONGENS HAVE, di cui abbiamo già parlato qui e che ci ha dato modo di goderci un po’ di relax.