Fortunago

L’anno 2020 sarà sicuramente ricordato per il Coronavirus, la pandemia mondiale che ha paralizzato il Mondo intero e, soprattutto il nostro Bel Paese.

E quando la Quarantena è finita, quando siamo tornati liberi quantomeno di viaggiare all’interno della nostra regione, la Lombardia, noi abbiamo scelto di ripartire da uno dei Borghi Più Belli d’Italia.

Fortunago, in provincia di Pavia.

Forse influenzati dal nome che contiene il termine Fortuna.

Qui la pietra a vista, i serramenti in legno e le tante decorazioni floreali dipingono un piccolo mondo antico che vive nel presente con uno sguardo sul passato.

Arrivati e parcheggiata l’auto nei pressi della Piazzetta dell’Oratorio, l’atmosfera tranquilla e rilassata di Fortunago ci ha subito avvolti completamente.

Armato di macchina fotografica e binocolo, Alessandro si è subito messo in marcia abbastanza stupito dal fatto che ci fossimo in giro solo noi. Niente persone, niente macchine.

Noi e Fortunago.

La nostra passeggiata ci ha portati ad ammirare per primo l’Oratorio di Sant’Antonio da Padova, del XVII secolo, ubicato al centro della Piazzetta dell’Oratorio.

Poco più avanti abbiamo fatto uno strano incontro. Alessandro, da buon capofila, ha notato qualcosa che si muoveva in uno spiazzo tra le belle casette. 

Si trattava di un simpatico gruppetto di pavoni che gironzolavano curiosi tra i cortili delle case!

Che meraviglia!

Proseguendo la nostra passeggiata abbiamo incontrato:

  • la Casa del Podestà, XV-XVIII secoli, edificio che deve il suo nome al fatto che, durante il periodo fascista, qui risiedeva il Podestà di Fortunago, una figura simile a quella dei nostri attuali Sindaci, il Torrione dell’antica rocca con i resti delle mura

  • l’ex Canonica

  • una bellissima Casa con un Arco riportante incisa una rosa celtica, un fiore a sei petali che si trova spesso utilizzato come decorazione architettonica in diverse parti del mondo con differenti significati, religiosi e non.

Una menzione particolare meritano il Municipio-Casaforte del XIV secolo, che sorge sui resti del nucleo residenziale più interno dell’antico Castello di Fortunago, e la bellissima Chiesa Parrocchiale di Santa Maria e San Giorgio

Ritornando verso la nostra auto, abbiamo incontrato anche la Fontana di San Ponzo, Patrono del Borgo di cui Fortunago custodisce la reliquia. La leggenda narra che, nel suo questo peregrinare, Ponzo arrivò a Fortunago, dove si fece servitore di un contadino locale. Qui, con il suo bastone, fece scaturire acqua perenne per i buoi assetati che portava al pascolo. 

Le leggende hanno sempre un grande fascino su grandi e piccini.

Il particolare insolito è che la sorgente di acqua potabile ‘distribuisce’ acqua sia naturale che frizzante!

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