Il Bosco della Giretta è il classico posticino incantevole che hai a pochi chilometri da casa, ma dove non sei mai stato.
Lo abbiamo scoperto la scorsa domenica, quando non volevamo allontanarci troppo da casa, ma volevamo comunque andare in un posto nuovo, scoprire qualcosa che fosse una ventata di aria fresca.

Quel qualcosa lo abbiamo trovato qui, nel centro di Settimo Milanese: il Bosco della Giretta, un bosco pieno di sorprese.
IL BOSCO DELLA GIRETTA:
LA STORIA
Il Bosco della Giretta deve il suo nome alla Cascina Giretta, una cascina che si trovava a est del fontanile Cagapess fino agli inizi degli anni Sessanta.
Oggi l’area è stata trasformata in un Bosco Urbano, dal forte impatto naturalistico, con angoli suggestivi come fontanili e chiuse, spazi attrezzati per il gioco e lo svago, gli orti del tempo libero e percorsi ciclopedonali.
Per quello che offre, è quasi riduttivo definirlo così.
IL BOSCO DELLA GIRETTA:
LA NOSTRA AVVENTURA
La nostra avventura inizia una volta parcheggiata l’auto nel parcheggio adiacente all’ingresso di Via Pastore 7.
Subito, incontriamo una casetta in legno che ospita il Punto Informazioni.
Qui i volontari dell’Associazione La Risorgiva accolgono i visitatori e forniscono informazioni sul Bosco e sulle attività che vengono organizzate.
Poco distanti i servizi igienici e il Cabanon, un edificio polifunzionale dove l’Associazione svolge, ad esempio, le attività didattiche con le scuole.
Ma eravamo trepidanti di andare alla scoperta del Bosco, perciò abbiamo oltrepassato la casetta in legno e incontrato subito il luogo del cuore di Alessandro…
IL BOSCO DEI BAMBINI
Un’area per i bambini immersa nella natura con giochini e due scivoli, uno per i bambini più piccoli e uno per i più grandicelli, inglobati nel verde che risaltano solo grazie al loro colore rosso intenso.



E mentre i bambini scorrazzano nel verde e si divertono, i genitori possono rilassarsi all’ombra di grandi alberi. Pace dei sensi.
Un’altra area giochi per bambini si trova vicino all’ingresso di via Pertini a Seguro.
Inutile dire che, nonostante un po’ di timore iniziale, Alessandro si è innamorato di quegli scivoli così misteriosi ed è stato difficile schiodarlo da qui.
AREA PICNIC
Proseguendo e costeggiando il fontanile Albarella abbiamo incontrato l’area picnic.
E’ caratterizzata da un portico dove si trovano sia tavoli coperti che scoperti e i barbecue.
Purtroppo era tutto ‘sigillato’ quindi niente profumo di grigliate o vociare di persone intente a chiacchierare.
Ma, non appena sarà possibile, tenete presente questo posticino per un picnic con gli amici.
L’utilizzo del barbecue è su prenotazione, ma, anche per i tavoli, la prenotazione è fortemente consigliata, soprattutto nei mesi estivi.
Subito dopo il portico, si trovano un campo da calcio e uno da pallavolo… e passando ti immagini il classico partitone post grigliata…
I FONTANILI E LE CHIUSE
Sempre più rapiti da questo ambiente così tranquillo e rilassato, dove anche i rumori di Settimo decidono di restare fuori, e giocando a evitare i ‘piumini’ dei ‘soffioni’ che Alessandro dispettoso ci soffiava continuamente addosso, raggiungiamo il fontanile Segnarca e le chiuse del Canale Villoresi.



Siamo di fronte a un patrimonio agricolo e culturale del nostro territorio di inestimabile valore.
E quanto è bello poter spiegare ad Alessandro che è anche grazie a quei fontanili vivi e attivi davanti ai suoi occhi, se la Pianura Padana dove viviamo è fertile e ricca di opere architettoniche.
IL LAGHETTO
La nostra avventura prosegue varcando un cancello che ci porta al Laghetto, una zona umida, molto interessante dal punto di vista ambientale.
Qui la vegetazione molto fitta e la presenza dell’acqua rendono possibile l’insediamento di alcune specie animali, soprattutto volatili, come il germano reale, la gallinella d’acqua o ladrone cinerino. Affascinante.
Il laghetto viene alimentato da tramite un sistema di chiuse del Canale Villoresi ed è collegato al vicino Fontanile Cagapess.
Arrivati al Laghetto l’unico suono che sentivamo era quello delle rane.
Tante rane, che hanno intonato solo per noi una melodia incredibilmente rilassante.
Ci siamo avvicinati alla riva, dove abbiamo scorto di sfuggita delle ranocchie saltellare nell’acqua.
Alessandro ha raccolto da terra un lungo bastone e si è messo sul bordo del lago facendo finta di pescare.
Impossibile non fargli una foto, sembrava dentro una cartolina, incastonato tra un prato verde intenso e un cielo azzurro… anche se con qualche nuvolone nero in arrivo!



E proprio per questo motivo, abbiamo aumentato un po’ il passo.
L’APIARIO E GLI ORTI DEL TEMPO LIBERO
Costeggiato il Fontanile Cagapess, siamo passati dal Capanno e siamo risaliti incontrando dapprima l’Apiario, un luogo voluto per poter avvicinare le persone, soprattutto i più giovani, al mondo dell’apicoltura.
Ogni anno, addirittura, l’Associazione La Risorgiva organizza Apinfesta, una manifestazione tutta dedicata all’affascinante mondo delle Api.
E subito dopo gli Orti del Tempo Libero, un’area suddivisa in tanti appezzamenti coltivati con passione da pensionati e appassionati che ne abbiano fatto richiesta.
Sì, siamo convinti!
Definire il Bosco della Giretta un semplice Parco Urbano è un po’ riduttivo.
Oltre che essere rifugio di tante specie animali e di una natura meravigliosa e rigogliosa, qui prendono vita iniziative, progetti e percorsi didattici che meritano di essere valorizzati.
Ritorniamo verso la nostra auto, respirando a pieni polmoni la nostra felicità di aver scoperto un posto meraviglioso a pochi chilometri da casa.
IL BOSCO DELLA GIRETTA: LINK UTILI
Il Bosco della Giretta è gestito dai volontari dell’Associazione La Risorgiva.
Per informazioni su orari di apertura, attività e prenotazioni vai sul sito ufficiale dell’Associazione La Risorgiva.


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