È impossibile fare un viaggio nelle Langhe senza lasciarsi attrarre come una calamita dai loro mille colori.
Anche noi abbiamo subito quest’attrazione fatale.
Ci siamo lasciati rapire da chiesette e pastelli colorati, vere e proprie opere d’arte che spiccano con i loro colori sgargianti tra i colori tenui e morbidi di queste colline, Patrimonio Unesco dal 2014.
Anche Alessandro è rimasto totalmente affascinato da questa esplosione di colori!
Ecco qui per voi un breve itinerario gratuito e super colorato in 4 tappe!
1. GIALLO, ARANCIONE, ROSSO, VERDE, BLU, AZZURRO: I COLORI DELLA CHIESA DEL BAROLO

Il nostro mini tour è partito da quella che sicuramente è la più conosciuta e rappresentativa tra le opere colorate delle Langhe, la Chiesa del Barolo.
Precedentemente nota come Cappella di Santissima Madonna delle Grazie e anche chiamata Cappella delle Brunate, la Cappella del Barolo si trova a La Morra, in provincia di Cuneo.
La Cappella fu costruita intorno al 1914 e, oggi, si trova incastonata tra i vigneti di proprietà delle Aziende Vitivinicole Ceretto.
Non fu mai consacrata e, dopo anni di abbandono durante i quali fu utilizzata come deposito per attrezzi agricoli, è stata rinnovata nel 1999 dall’artista britannico David Tremlett e il collega Sol LeWitt in modo super vivace.
Una volta arrivati alla Chiesa, purtroppo l’abbiamo trovata chiusa.
E pensare che da tutte le informazioni reperite doveva essere aperta tutti i giorni dalle 9 alle 19…
Pazienza.
Anche se non abbiamo potuto ammirarne l’interno, ci siamo goduti a pieno i suoi colori – giallo, arancione, rosso, verde, blu, azzurro – accesissimi, quasi fluorescenti!
Colori che riempiono forme geometriche e mettono davvero tanta allegria!
Impossibile andare via senza aver scattato millemila foto!
Peccato che Ale continuasse a fare smorfie e non ne abbiamo una buona…
DA SAPERE:
La stradina che conduce alla Chiesa del Barolo passa tra i vigneti e durante i weekend è chiusa al traffico.
Ciò significa che bisogna lasciare l’auto a circa un chilometro dalla Chiesa e raggiungere quest’ultima a piedi.
Per quanto possa essere suggestiva la passeggiata, è bene sapere che è completamente al sole e in salita e, soprattutto in estate può essere faticoso, soprattutto per i più piccoli.
Il consiglio è quello di visitare la Chiesa del Barolo nei giorni infrasettimanali, quando, oltre a esserci meno gente, è possibile parcheggiare in un piccolo parcheggio a pochi metri dalla Chiesa.
2. TERRA DI SIENA, GIALLO E VERDE OLIVA: I COLORI DELLA CHIESA DELLA BEATA VERGINE DEL CARMINE
Ci siamo poi spostati in provincia di Asti, in località Gallo, a Coazzolo, per vedere la Chiesa della Beata Vergine del Carmine.
Circa vent’anni dopo la realizzazione della Cappella del Barolo a La Morra, infatti, David Tremlett è ritornato a colorare le Langhe con il wall drawing di questa chiesetta, anche’essa immersa nei vigneti, anch’essa sconsacrata.
I colori si fanno decisamente più tenui: Terra di Siena, giallo e verde oliva si integrano perfettamente con il paesaggio circostante.
Qui eravamo soli: noi, la chiesetta, i vigneti.
Pace assoluta.
E ci siamo presi tutto il tempo per ammirare, fotografare, goderci il silenzio e la bellezza di questo luogo.
3. I MILLE COLORI DELLA VIGNA DEI PASTELLI



A poche centinaia di metri dalla Chiesetta della Beata Maria Vergine del Carmine, da non perdere è una vigna molto particolare, dove vigneti e arte si incontrano e si fondono in maniera tanto semplice quanto esaltante.
In questa vigna di proprietà dell’Azienda Agricola Anfosso Piercarlo al posto dei soliti pali di legno che tengono i filari di vite ci sono dei coloratissimi pastelli giganti!
La reazione di Alessandro alla loro vista è stata un po’ anche la nostra…
Occhioni sgranati, pieni di stupore, e tanta voglia di correre da un pastello all’altro!
4. I COLORI DELLA TERRA E DELL’ARIA DELLA CAPPELLA DEL RELAIS SAN MAURIZIO



Siamo infine ritornati nella provincia di Cuneo, precisamente a Santo Stefano Belbo, per concludere alla grande il nostro itinerario colorato.
Soltanto due anni dopo la realizzazione della Chiesa della Beata Vergine del Carmine, David Tremlett è ritornato nelle Langhe.
L’occasione è stata un omaggio ai quattro secoli dalla fondazione del Relais San Maurizio, antico monastero cistercense fondato nel 1619, oggi splendida dimora a cinque stelle aperta al pubblico nel 2002.
All’artista britannico è stato chiesto di realizzare un’opera all’interno della Cappella, un luogo estremamente affascinante e sospeso nel tempo, oggi adibito a spazio eventi.
Un’opera che esprimesse tutto ciò che il Relais San Maurizio rappresenta: un profondo legame tra antico e moderno, tra arte e territorio, un territorio che Tremlett ben conosce e dal quale è profondamente affascinato.
Il risultato è lo strabiliante “Wall Drawing in Pastel for Open Space San Maurizio”, realizzato in un solo mese!
Al Relais San Maurizio, dopo essere stati accompagnati dal personale dello Staff attraverso i meravigliosi locali della struttura, siamo stati lasciati soli a contemplarne la bellezza.
Il nostro impatto con la Cappella è stato incredibile.
Le volte e i pavimenti antichi sono divisi dai colori della terra nella parte inferiore e dai colori dell’aria e della luce nella parte alta.
Colori, forme, spazi… tutto sembra essere perfettamente al suo posto.
Tutto sembra avere un senso.
Siamo rimasti incantati e senza parole, anche Alessandro… il che la dice davvero lunga!
DA SAPERE:
Per il pubblico esterno, la Cappella è visitabile gratuitamente solo su prenotazione. Per i contatti ti invitiamo a visitare il sito ufficiale del Relais San Maurizio.
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Per la nostra vacanza nelle Langhe abbiamo scelto come base Cossano Belbo, un paesino a pochi chilometri da Alba e da tutti i principali siti turistici ed enogastronomici, dunque in posizione strategica per visitare il territorio.
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