Schaffhausen, in italiano Sciaffusa, è un affascinante borgo medievale, capoluogo del Cantone omonimo, il più settentrionale dei cantoni della Confederazione Elvetica.
Famosa per la sua vicinanza alle Cascate del Reno e appollaiata al confine con la Germania, la cittadina è essa stessa ricca di cose da vedere e merita assolutamente una visita.
Il commercio ha sempre avuto un ruolo chiave nell’economia del borgo e, fin dal Medioevo, il Fiume ha fornito alla città abbondanza di pesce e ha rappresentato una importante fonte di ricchezza, una via di comunicazione e di traffico merci.
Città fiorente, ma sfortunata: il 1° aprile 1944 fu bombardata dagli statunitensi non è ancora chiaro se per errore, scambiata per una città tedesca, o volutamente, per via delle fabbriche di armi che rifornivano l’esercito tedesco.
LA NOSTRA AVVENTURA
Durante il nostro weekend, abbiamo deciso di visitare prima il borgo e poi le Cascate.
Il centro storico di Schaffhausen è vivace, colorato e chiuso al traffico, quindi molto piacevole da visitare anche con i bambini.
Alessandro era entusiasta di poter girare con il suo monopattino!
Abbiamo parcheggiato l’auto nel parcheggio di fronte alla Schwabentor e da qui è iniziata la nostra visita. L’imponente Porta di ingresso alla Città Vecchia non ha per nulla intimorito il nostro piccolo esploratore che, a bordo del suo mezzo, l’ha varcata lasciandosi trasportare dalla bellissima atmosfera.

E via che si ‘sfreccia’ sulla Vordergasse, la strada che un tempo costituiva il cuore della città e sulla quale si affacciano le principali attrazioni della città.
Alessandro ha iniziato a giostrarsi tra monopattino e macchina fotografica per documentare tutto ciò che lo incuriosiva.
E come non notare “quelle strane finestre”?
Si tratta delle caratteristiche bow windows, le finestre ad arco. Se ne contano più di 170, un vero ’status symbol’ della ricca borghesia locale. Sono una più bella dell’altra…ma Alessandro ne ha scovate due davvero curiose e con la sua simpatica vocina ci ha fatto notare: “Mamma, papà, guardate chi c’è dietro a quelle finestre!”.
E come può l’occhio attento e curioso di un bambino non notare tante case disegnate?
E, in effetti, abbiamo visto dei magnifici edifici che meritano una menzione particolare:
- il palazzo cinquecentesco Zum Grosse Käfig, Alla Grande Gabbia, che deve il nome alla sua facciata sulla quale è rappresentata la Parata di Tamerlano, condottiero, grande conquistatore e capo trionfante dei guerrieri mongoli che trasporta in una gabbia lo sconfitto Sultano dell’impero ottomano Bajazet;



- la Haus zum goldenen Ochsen, la Casa del Bue d’Oro, sulla cui facciata è rappresentato, tra gli altri, il bue d’Oro da cui la Casa prende il nome;



- la Haus zum Ritter, Casa del Cavaliere, costruita nel 1942 e affrescata con minuzia di particolari.



Un’altra piacevole caratteristica di Sciaffusa sono le storiche fontane con le loro figure.
Già di per sé le fontane e l’acqua hanno un effetto calamita per i bambini, se poi ci sono dei ‘Signori’ sopra la domanda sorge spontanea: “Mamma, papà chi sono quei Signori?”
Sono un Moro sulla Mohrenbrunnen, un Macellaio sulla Metzgerbrunnen e Guglielmo Tell sulla Tellbrunnen.
Tra le mille domande del nostro curiosone, la passeggiata è proseguita verso la Kirche St. Johann e il Rathaus entrambi in stile gotico e risalenti al XV secolo.
Poi una visita alla Bibliotheken e al Duomo, Münsterkirche, ed eccoci arrivati ai piedi della collina.



Niente più monopattino. Qui inizia l’esplorazione di una Fortezza vera!
Una lunga scalinata ci ha condotti alla Fortezza Munot, un’imponente fortificazione del XVI secolo di forma circolare, simbolo della città.



L’avventura è iniziata nella Waffenkammer, l’armeria nella Torre Munot, che per noi è diventato il Regno dell’Oscurità. Qui, infatti, regna il buio interrotto da poca luce naturale che penetra da alcune feritoie e da alcune lievi luci artificiali. Alessandro era parecchio divertito e incuriosito da questo nostro gioco.



E poi, come dei veri esploratori, ci siamo arrampicati lungo la rampa del torrione per arrivare fino alla cima della Fortezza dove si domina l’intera Schaffausen.



Missione compiuta e colpo d’occhio mozzafiato!!!



LE CASCATE DEL RENO
Poco distanti da Sciaffusa si possono visitare le meravigliose Cascate del Reno, in tedesco Rheinfall.



Le glaciazioni hanno fortemente influenzato il percorso del Reno che, migliaia di anni fa, si ritrovò a dover scavarsi un nuovo letto nel calcare.
E come si sono formate le Cascate? Le Cascate hanno 14.000-17.000 anni e si sono formate nella zona del percorso del Fiume in cui il calcare è sostituito da rocce più soggette a erosione che, sgretolandosi, hanno dato vita a questo meraviglioso ‘salto’.
E con un’altezza di 23 m e una larghezza di 150 m stiamo parlando delle Cascate più estese d’Europa che in estate raggiungono una portata media di 600 m³/sec!
Una meravigliosa manifestazione della bellezza e della forza di Madre Natura.
Impossibile non rimanere incantati nel guardarle e nell’ascoltare il fragore delle enormi masse d’acqua che ‘saltano’.
Alessandro era meravigliato e incuriosito.
Era la prima volta che vedeva delle Cascate di questa portata, ma non era solo quello. C’erano anche Castelli e barche…insomma un’altra incredibile Avventura!
In effetti le Cascate sono incorniciate da due Castelli: il Castello di Laufen e il Castello di Wörth.
Il castello di Laufen risale al XII secolo e si trova appollaiato su una rupe proprio sopra le Cascate. Attraversando il cortile interno del castello si raggiunge il Känzeli, una piattaforma panoramica posizionata a pochi centimetri dalle Cascate.
Sfiorare l’acqua con le dita, sentire gli schizzi delle Cascate sulla pelle…qualcosa di indescrivibile!



Il Känzeli e l’ascensore panoramico in vetro sono sicuramente i due punti da cui si gode la vista migliore su quello che è uno dei più bei spettacoli naturali d’Europa e del Mondo.
E allora eccoci sull’ascensore in vetro che conduce al molo dove iniziano i tour in barca.
All’inizio fa un’effetto stranissimo e Alessandro ci stringeva fortissimo le mani, ma dopo due secondi era già perfettamente suo agio, stampato contro il vetro che continuava a dire: “Guardate, Guardate, Guardate!”
Il tour che abbiamo scelto prevedeva la combinazione della Linea 2 che attraversa il Reno da una sponda all’altra fino al molo del Castello di Wörth e della Linea 1 che, da qui, ci ha portati a fare il vero tour panoramico fin sotto le Cascate.



Sì siamo arrivati vicino alla roccia che si trova a ridosso del salto…ne siamo usciti un po’ bagnati, ma la sensazione che abbiamo provato è stata davvero unica, soprattutto per Alessandro che aveva gli occhioni sbarrati, sopraffatto d aut mix di incredulità e divertimento!
Ovviamente per lui tutto ha rappresentato una grande novità, avventure mai provate prima ed è stato davvero bello vedere la sua reazione a tutto questo.
DOVE MANGIARE A SCHAFFAUSEN
Restaurant Falken – A Abbiamo provato questo ristorante situato in un edificio storico. Semplice ed elegante, è strutturato su più piani: pub con area fumatori, lounge bar e sale per eventi, oltre allo spazio esterno direttamente sull’area pedonale. Noi abbiamo pranzato nella Lounge Bar con la sua atmosfera rilassata e adatta anche ai bambini. Buoni piatti tipici svizzeri e ottima birra locale.
Ti consigliamo anche di fermarti in uno dei localini che trovi in Fronwagplatz, per mangiare o bere qualcosa nella vivace piazza nel cuore del centro storico.



DOVE DORMIRE A SCHAFFAUSEN
Abbiamo alloggiato a Büsingen am Hochrhein, leggi l’articolo QUI.