vendemmia in famiglia

Vendemmia in Famiglia

I mesi di Settembre e Ottobre sono mesi di Vendemmia, un grande evento che affascina sempre grandi e piccini.

La Vendemmia è un insieme di movimenti, alcuni delicati altri decisi, di profumi inebrianti e processi affascinanti, una di quelle Esperienze che volevamo tanto vivere con Alessandro.

E allora eccoci in un sabato estivo di inizio Settembre 2020 presso l’Azienda Agricola Calatroni pronti per trasformarci in vignaioli per un pomeriggio!

Ci troviamo nella parte più orientale dell’Oltrepò, dove una collina segna il confine tra Emilia Romagna e Lombardia e dove la vista spazia dall’Arcata Alpina agli Appennini Liguri.

Sotto la guida sapiente di Stefano, che con il fratello si occupa dell’azienda di famiglia, e armati di ceste, cesoie e tantissimo entusiasmo, ci siamo recati in vigna, tra i filari! 

Il sole caldo, la terra, i filari perfettamente allineati e lei, la protagonista della Vendemmia: l’uva!

È stato bellissimo condividere con Alessandro:

  • l’impegno nel raccogliere l’uva e nell’assaggiarla o nel masticare la buccia fino a farsi diventare la lingua blu

 

  • il divertimento nel pigiarla a piedi nudi nel tino rimanendo inebriati dal profumo del mosto 

 

Una curiosità: la pressa, ossia la macchina che pigia l’uva, nonostante sia meccanica, pigia in maniera meno energica rispetto alla pigiatura effettuata dall’uomo con i piedi!

 

  • la curiosità nel visitare l’azienda e scoprire un territorio meraviglioso

  • la gioia per un’aperidegustazione superlativa dopo un pomeriggio intenso

 

L’aperidegustazione è stato un momento di grande convivialità tra tutti i partecipanti e un’occasione per assaggiare gli ottimi prodotti dell’Azienda Agricola Calatroni.

Quattro vini tra cui uno Spumante Brut metodo classico, un Riesling abbinato a formaggio grana e confettura di cipolla di Breme, un Bonarda abbinato a salumi e un Pinot Nero abbinato a uno squisito risotto con pasta di salame e riduzione di mosto d’uva.

Stefano ha saputo coinvolgerci per tutto il “percorso” grazie alla sua grande competenza e alla sua grande passione.

Aver vissuto l’Esperienza della Vendemmia in famiglia non ha deluso le nostre aspettative, anzi ha stimolato ancora di più la nostra curiosità verso l’affascinante Mondo del Vino!

 

IL TERRITORIO

L’Azienda Agricola Calatroni si trova in una delle quattro vallate cardine dell’Oltrepò Pavese, la Valle Versa, famosa per la coltivazione di uva da Pinot Nero.

Verso Ovest si aprono due vallate Valle Scuro Passo e la Valle Coppa che confina con il tortonese, quindi con il Piemonte. 

La Valle Staffora si apre, invece, verso sud e, essendo più elevata, è un’area da foraggero, con vocazione alla produzione di salumi… che con i vini si sposano molto bene!

L’Oltrepò Pavese ha una condizione climatica unica al mondo, perché è segnato dal 45° Parallelo, anche chiamato il ‘Parallelo dei Vini’.

Percorrendolo su un mappamondo, toccherai tutte le grandi aree storiche di produzione dei vini: dagli Stati Uniti alla Francia, dall’Italia al Caucaso.

 

LA VITE

La vite nacque proprio nel Caucaso migliaia di anni fa, quando il livello del mare era molto più alto e questa zona, oggi montuosa, era una zona collinare.

Da qui le prime piante di uva furono prese e poi portate nel Mediterraneo.

La pianta della vite arriva a piena produzione dopo 4 anni dall’impianto e ha una vita media di 50/60 anni.

Nelle aziende agricole, dove viene spinta a lavorare al massimo, la pianta può durare 30/35 anni.

La pianta della vite si intende fisiologicamente matura quando l’acino ha al suo interno il nocciolino pronto a germinare per creare un nuovo individuo. 

 

UN PO’ DI STORIA

L’Azienda Agricola Caltroni è nata nel 1964, ma lettere di proprietà dimostrano che Stefano e suo fratello sono la settima generazione di agricoltori in territorio. 

Il loro nonno fu un mezzadro che si mise in proprio. 

Prima del 1964 esistevano grandi proprietari terrieri che davano il terreno da coltivare ad agricoltori, chiamati mezzadri.

Il termine mezzadria stava a indicare proprio la ‘metà’, la metà della produzione con cui i mezzadri pagavano l’affitto del terreno. 

Il 1964 fu un anno storico per la microimprenditoria italiana.

Dal 1964 al 1968, infatti, la legge in Italia cambiò e la mezzadria non fu più concessa. 

Lo Stato non riusciva a tassare un bene naturale, poteva, però, tassare un bene economico. Abolì, quindi, la mezzadria e istituì l’affitto come lo conosciamo noi oggi. 

I mezzadri si trovarono, così, a dover fare un ragionamento e prendere una decisione.

Se prima sapevano di poter trattenere per il loro sostentamento metà produzione, con la nuova legge, avendo una tassa fissa e non sapendo quanto avrebbero prodotto per l’anno, rischiavano di trovarsi indebitati. 

Fu a questo punto che tanti mezzadri iniziarono a ritirare i terreni e a diventare proprietari, sfruttando la prelazione a loro data dallo Stato.

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